Oscar Green Veneto. I giovani agricoltori veronesi esempi di innovazione

2022-08-27 03:08:54 By : Ms. Winnie Chen

I giovani agricoltori veronesi spiccano all’Oscar Green regionale per l’interesse alle energie rinnovabili e alla sostenibilità ambientale.

Il concorso, promosso da Coldiretti e giunto alla 16^ edizione, che valorizza ingegno, capacità e fantasia imprenditoriale delle nuove generazioni dell’agricoltura veneta si è svolto in sala del Consiglio della Città Metropolitana di Venezia a Cà Corner alla presenza del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.

Oltre sessanta i candidati provenienti da tutte le province. I concorrenti salutati dal delegato del Sindaco di Venezia l’assessore Renato Boraso, dal direttore di Coldiretti Veneto Marina Montedoro, dalla presidente nazionale di Giovani Impresa Veronica Barbati e dal delegato regionale Marco De Zotti hanno assistito ai lavori di presentazione di ogni singolo progetto.

Sei le categorie previste dal premio: impresa digitale (alta tecnologia applicata), campagna amica (rapporto tra produttore e consumatore), coltiviamo la solidarietà (esperienze di agricoltura sociale), custodi d’Italia (storie di salvaguardia e recupero del territorio) energie per il futuro (sostenibilità ambientale), fare filiera (capacità di mettersi in rete).

Per la provincia veronese ha ricevuto una menzione speciale nella categoria “Energie per il futuro e sostenibilità” Alberto Zanini di BBE Bosco Bio Energy, società cooperativa agricola, costituita da nove soci allevatori con un impianto biogas per la coogenerazione a Bosco Chiesanuova. La cooperativa BBE Bosco Bio Energy si è costituita nel 2010 e ha dato corso al progetto di realizzazione dell’impianto biogas per il recupero dell’energia termica, gestendo gli effluentizootecnici delle nove aziende socie.

L’impianto, che è in funzione da otto anni, produce 300 kilowatt termici e quindi energia rinnovabile. Ciò avviene dal recupero dei gas emessi dai reflui permettendo l’abbattimento di produzione di Co2 da combustibili fossili convenzionali e dall’abbattimento delle emissioni in atmosfera di tutti gli altri gas metano, ammoniaca, protossido di azoto che sono corresponsabili dell’effetto serra.

Gran parte dell’energia termica viene utilizzata dal comune di Bosco Chiesanuova per il riscaldamento di una moderna struttura sportiva con una piscina semi olimpionica, una palestra e un area fitness. Da qualche anno è stato connesso all’impianto anche l’istituto comprensivo scolastico del Comune. Il progetto risponde al problema dello smaltimento dei reflui zootecnici in un territorio vulnerabile e montano e alla produzione di energia rinnovabile in un momento di crisi dell’energia e del gas.

“I giovani del nostro territorio che hanno partecipato all’Oscar Green – sottolinea il delegato di Giovani Impresa di Coldiretti Verona Riccardo Franco – sono impegnati in imprese agricole che lavorano e producono in modo ecosostenibile, che tutelano, valorizzano e recuperano rispondendo ai principi di economia circolare, riducendo così al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente.

Sono loro il futuro dell’agricoltura sempre più in balìa delle conseguenze dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma e costretti a misurarsi in mercati sempre più instabili a livello mondiale. I giovani agricoltori sono esempi virtuosi che fanno ben sperare per il futuro e che possono essere presi a modello anche dalle generazioni di imprenditori agricoli con maggiori esperienze”.

Anche gli altri cinque giovani agricoltori scaligeri in gara hanno concorso nella categoria “Energie per il futuro e sostenibilità” con progetti che promuovono un modello di sviluppo durevole e rispettoso del pianeta, con un’attenzione a svolgere la propria attività in maniera sostenibile, da un punto di vista economico, ambientale e sociale.

Lucrezia Moroni, 21 anni, della Società agricola Fratelli Barana s.s. a Trezzolano (Vr) ha partecipato con il progetto di innovazione aziendale che prevede l’utilizzo dell’ozono terapia in viticoltura e in particolare l’applicazione di acqua ozonizzata per il controllo di Plasmopara viticola; nel fruttaio l’ozono viene rilasciato per contrastare la formazione di muffe. La principale innovazione introdotta nell’azienda, quindi, prevede l’utilizzo dei macchinari per la distribuzione dell’ozono, frutto di una ricerca sperimentale messa a punto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Università di enologia di Trento. Grazie alle tecniche utilizzate, l’azienda ha riscontrato una riduzione del 40% dei costi per l’acquisto dei prodotti fitosanitari a beneficio anche dell’ambiente.

Giovanni di Marzo, 27 anni, dell’azienda agricola La Pesenata di Lazise nei vigneti adotta pratiche agricole biologiche certificate e biodinamiche. Anche il packaging rispetta l’ambiente: bottiglie leggere, capsule PVC, tappi fatti con polimeri di canna da zucchero ed etichette in carta naturale. L’azienda ha, inoltre, una fattoria sociale rivolta a persone di tutte le età che vivono un momento di disagio.

Riccardo Poli, 36 anni, dell’Apicoltura dell’Orso Società agricola che si trova a di Cerna (Sant’Anna d’Alfaedo) ha un’azienda che produce miele di castagno negli apiari di Prada e di Lumini (in provincia di Verona). L’obiettivo dell’impresa è quello di far conoscere il prodotto mediante l’adozione di un alveare che garantisce vasetti di miele e attività didattiche.

Luca Girlanda, 39 anni, della società agricola Girlanda Gino, Alessandro & Luca S.S. di Bosco Chiesanuova ha introdotto nel proprio allevamento un robot da mungitura anche se tutta l’azienda segue buone pratiche come l’installazione di box individuali per i vitelli i quali dopo lo svezzamento passano in box multipli, utilizzo di auto alimentatori così da monitorare la razione di ogni singolo capo e di collari per i bovini, che rilevano i calori, il rumine e lo stato di salute di ogni capo.

Cesare Pezzo, 37 anni, dell’Azienda agricola Pezzo Cesare a Bosco Chiesanuova presenta un progetto che prevede un uso importante della tecnologia per rendere più efficiente e sostenibile la produzione. Gli animali vengono allevati con metodi naturali, sfruttando strumenti che migliorino il loro benessere, come i collari per il rilevamento dei calori delle vacche e il carro miscelatore.

L’età media dei partecipanti all’Oscar Green Veneto è di 30 anni, sono tutti titolari d’azienda, il 59% è diplomato o laureato in varie discipline non necessariamente in scienze agrarie. I neo imprenditori della campagna veneta fatturano dai 25 ai 50 mila euro all’anno e accedono ai contributi europei con facilità. Oltre la metà ha usufruito delle misure del Programma di Sviluppo Rurale, anche se il 48% ha scelto di investire di tasca propria optando per l’indirizzo biologico.

“La Regione del Veneto non trascura gli strumenti finanziari previsti dalla nuova programmazione comunitaria – sostiene Marina Montedoro – in particolare per i neo insediati.

La proposta discussa al Tavolo Verde prevede un capitolo di spesa un importo maggiore rispetto al previsto arrivando a un totale di 70 mln di euro. Una misura scelta finora da circa 2000 giovani agricoltori numero che tenderà sicuramente ad aumentare con una proiezione di 350 nuovi agricoltori all’anno per il futuro quinquennio.

Nel documento di Sviluppo Rurale c’è anche attenzione al comparto zootecnico che resta un pilastro fondamentale per il Veneto e per la sua economia.  Un altro elemento distintivo è la rilettura generale del territorio per riconoscere la fragilità della fascia pedemontana e della collina, zone con difficoltà spesso analoghe a quella di montagna che rappresentano il 14,5% della Sau caratterizzata da colture di pregio e sistemi produttivi altamente qualificati”.

AZIENDA AGRICOLA F.LLI GOMIERO PADOVA

In groppa ai suoi cavalli a motore, Davide racconta le sue giornate di lavoro a milioni di followers con post, reels e tik tok. Dalla stalla dove alleva oltre mille capi, con alta tecnologia e il rispetto del benessere animale ricava l’energia da fonte rinnovabile grazie all’impianto di biogas di un mega watt. A Davide non servono tanti emoticon per comunicare passione ed entusiasmo per il suo lavoro, è lui stesso un effetto speciale per tutti i colleghi italiani e anche quelli oltre i confini nazionali che lo vogliono imitare.

L’ALLEVATORE DI CAPRE DI MONTAGNA, ENRICO PORDON, 27 ANNI

Le capre di Enrico sono il suo asso nella manica. Coccolate e riverite in un ambiente caldo come il legno che le circonda forniscono latte e sono una vera attrazione per turisti e consumatori che nello spaccio aziendale di famiglia trovano tutti i prodotti a kmzero dagli ortaggi alle uova esclusivamente bio. Novità fresca di nuova produzione è l’agrigelato tutto naturale come il rapporto di Enrico con montagna bellunese spontaneo e gratificante.

CATEGORIA COLTIVIAMO LA SOLIDARIETA’

LA FATTORIA DELLA TENEREZZA DI MARIA CHIARA BALBI, 29 ANNI

AZIENDA AGRICOLA AGNESE CARLAN VICENZA

Tutti gli animali della fattoria a due e a quattro zampe, a disposizione per grandi, piccini e per coloro che ne hanno bisogno più degli altri, per ristabilire un equilibrio psicofisico attraverso la biodiversità delle razze e delle colture. L’azienda è situata in un’area di interesse comunitario sui Colli Berici. Gli operatori agricoli si sono specializzati in didattica e sociale. Il progetto è stato sostenuto dal PSR nella misura delle attività connesse proprio durante il fermo forzato a causa della pandemia.

CATEGORIA CUSTODI D’ITALIA

IN VACANZA NEI CASONI DI FEDERICA CANEVAROLO, 32 ANNI

AZIENDA AGRITURISTICA CASANOVA RESORT VENEZIA

Una campagna affacciata sul mare. Tra canneti e cespugli, in un angolo di terra tipicamente lagunare, ecco i casoni, antiche abitazioni dei pescatori locali. Federica ne ha fatto la chiave di successo dell’agriturismo di famiglia, integrando l’attività prettamente agricola con quella dell’ospitalità.  Le abitazioni in legno e canna sono state recuperate architettonicamente e incastonate in un territorio di pregio. Gli agri alloggi sono il punto di forza del paesaggio rurale. Inseriti in un panorama mozzafiato sono diventati la meta preferita di migliaia di visitatori stranieri.

CATEGORIA ENERGIE PER IL FUTURO E SOSTENIBILITA’

Il LUPPOLETO DI GABRIELE TREVISAN, 19 ANNI

AZIENDA AGRICOLA LUP FARM PADOVA

Gelsi, bambù e…una piantagione di luppolo. Gabriele non ha ancora 20 anni ma è perfettamente all’altezza del suo progetto di filiera: fare la birra agricola e artigianale rispettando l’ambiente. Il Veneto ora ha una sua produzione tutta locale a kmzero senza ricorrere a nessuna importazione. Nella verde campagna dell’alta padovana Gabriele ha abbinato anche la coltivazione di alberi per fornire le foglie ai bachicoltori e il bambù per soddisfare le nuove tendenze alimentari.

I MAIALINI VIP DI SILVIA MILANI, 38 anni

AZIENDA AGRICOLA MILANI DI MAURIZIO E ORAZIO SS TREVISO

Silvia è figlia d’arte. La famiglia Milani da sempre è impegnata nell’allevamento suinicolo. Il progetto aziendale con il tocco giovanile è ora una realtà. Con una scelta genetica studiata ed applicata in un sistema virtuoso tracciato e verificato si produce il vero Prosciutto Veneto Dop.

I RICCI DEL DELTA DI GIORGIA FREGNAN. SNACK PRODOTTI DAL GRANO DURO, 26 ANNI – SOCIETA’ AGRICOLA AGRIFEE S.S. ROVIGO

Giorgia ha inventato gli snack ricavati dall’estruso di grano duro. Una assoluta novità, dopo i cornetti e i cornflakes di mais, ecco le chips bio del Polesine ideali per l’happy hour e come spezza fame.

CATEGORIA ENERGIE PER IL FUTURO

RISCALDAMENTO NATURALE PER LA COMUNITA’ DI BOSCO CHIESANUOVA

ALBERTO ZANINI, SOCIETA’ COOPERATIVA BBE BOSCO BIO ENERGY VERONA, 34 ANNI

Alberto guida una cooperativa formata da una decina di aziende che impiegano i reflui zootecnici per produrre energia pulita per riscaldare la scuola del paese.

SCUOLA DI PESCA VENETA. LA PRIMA IN ITALIA E IN EUROPA. SARA MORBIN, 32 ANNI – IMPRESA VERDE PADOVA SRL

Una scuola che qualifica un mestiere quello di pescatore sostenibile. Una formazione a tre dimensioni per nuove leve, donne della pesca e senior. 900 ore di lezioni teoriche e pratiche, a distanza e in presenza per formare i nuovi pionieri del mare. Un vero e proprio master organizzato grazie al Feamp, dall’Università di Padova, dipartimento di biologia e veterinaria.

Foto di tutti i vincitori. Nella foto della sala in piedi da sinistra: Montedoro, De Zotti, Zaia e Barbati

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