Per la prima volta arriva in Italia il Forum mondiale dell'enoturismo - DIRE.it

2022-09-10 06:37:20 By : Mr. Maurice Deng

Per la prima volta in Italia arriva il Forum mondiale dell’enoturismo, l’evento promosso e organizzato dall’Unwto, l’agenzia delle Nazioni unite per il turismo, in collaborazione con il ministero del Turismo e la Regione Piemonte, che da 19 al 21 settembre ospiterà la manifestazione ad Alba, sito immerso nelle Langhe, Roero e Monferrato. “Un appuntamento importantissimo, che diventerà una vetrina per mostrare che cosa c’è dietro una bottiglia di vino italiana: la bellezza. Vogliamo presentare al mondo questa bellezza dell’Italia, che è ineguagliabile”, ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervenuto a Roma, nella sede della Stampa estera, per presentare l’iniziativa arrivata alla sua sesta edizione. “Finalmente arriviamo in Italia- ha detto Alessandra Priante, direttore Europa di Unwto- il programma è eccezionale grazie alla collaborazione con Enit e il ministero che hanno investito sull’offerta del territorio, al centro della nostra strategia perché il turismo rurale è la chiave dello sviluppo sostenibile”. E proprio la sostenibilità coniugata all’innovazione saranno le protagoniste del Forum che vedrà la partecipazione di oltre 30 speaker da tutto il mondo e otto ministri del Turismo che si confronteranno sui temi legati al settore e alla sua ripartenza dopo la pandemia.

Un segmento economico, quello dell’enoturismo, che in Italia vale complessivamente 2,5 miliardi di euro l’anno, con circa 14 milioni di turisti che visitano le 25mila cantine aperte al pubblico, dando lavoro a 30mila stagionali. Il Belpaese conta 844 prodotti certificati, di cui 526 vinicoli e nel 2021 ha visto le aziende vitivinicole fatturare 1,2 miliardi di euro. E se fino a ieri chi sceglieva di fare viaggi a tema ‘vino’ era principalmente un addetto ai lavori, oggi non è più così, con un italiano su quattro che pratica enoturismo. In media, l’enoturismo spende 85 euro al giorno, che arrivano a 160 se si comprende il pernottamento. Seppur di poco, sono le donne in maggioranza a scegliere questo tipo di viaggi (51% a fronte del 49% degli uomini). Sono giovani (il 60% ha meno di 35 anni) e nell’82% dei casi cercano informazioni online. Il 90% degli enoturisti, infine, coniuga il vino alla cultura e al benessere.

Ma quanto vale il vino made in Italy? Oltre 12 miliardi solo nel 2021, un record già consolidato nel 2022 che nei suoi primi cinque mesi ha visto un aumento del 14,2% delle vendite all’estero (+21,3% rispetto al 2019). Il vino è il prodotto italiano più amato all’estero, con le esportazioni che hanno superato per la prima volta i 7,1 miliardi di euro, confermando gli Stati Uniti primo mercato di riferimento extra Ue con 796,5 milioni di euro di vino italiano esportato. In Europa è la Germania a volere di più di tutti il vino made in Italy, ma anche la Francia ha aumentato del 44% i suoi acquisti di bottiglie italiane. Ma la guerra in Ucraina pesa anche sul settore a causa del balzo dei costi. Basti pensare che rispetto al 2021, una bottiglia di vetro costa il 30% in più, i tappi di sughero salgono al +20%, che diventano +40% per altri tipi di tappi, e infine il trasporto, con container e noli marittimi aumentati dal 100 al mille per cento. (DIRE) Roma, 7 set. – “L’Italia con le proprie caratteristiche si pone ai vertici del turismo del vino sia per la produzione che per la sostenibilità e la diversificazione offerta- ha fatto notare Roberta Garibaldi, ad Enit- Fino a qualche anno fa il turista delle cantine era specializzato, oggi oltre il 90% dei turisti vive l’esperienza del vino in viaggio”.

Sempre più spesso, poi, il vino fa parte di un’esperienza complessiva che in Italia si coniuga facilmente con l’arte e la cultura. Tra cantine storiche, quelle di design contemporaneo e quelle, come a Pompei, nate dentro siti archeologici, il rapporto dell’enoturismo con l’arte sarà uno dei temi al centro del Forum, le cui attività saranno valorizzate anche sul portale Italia.it. “Il Piemonte è onorato e orgoglioso di ospitare questa sesta edizione- ha detto Vittoria Poggio, assessora al Turismo della Regione Piemonte- C’è tanto entusiasmo, è un grande evento mondiale che ci permette di mettere in vetrina le nostre eccellenze: sette strade del vino, 14 enoteche regionali che hanno aderito a progetto e un territorio vivace che crede nei valori della sostenibilità e della partecipazione attiva. Ogni anno in Piemonte contiamo 700mila turisti, per un totale 1 milione e 600mila pernottamenti. Abbiamo 18mila aziende agricole, 280 imprese industriali legate al settore vitivinicolo e 54 cantine cooperative”.

Il Forum mondiale dell’enoturismo è “una iniziativa importante e fondamentale per l’Italia- ha detto infine Garavaglia- E’ un grande evento per il Piemonte, ma anche per tutte le altre regioni italiane e per tutto il Paese. Siamo particolarmente orgogliosi che per la prima volta arrivi in Italia. Del resto, bastava chiederlo e partecipare alle riunioni dell’Unwto. L’enoturismo è un mercato molto importante su cui bisogna investire. Quando vendi una bottiglia, vendi il territorio che c’è dietro ed è da qui che l’enoturismo trova la sua componente di sostenibilità. Il turismo non è solo vedere il Colosseo, ma quando si viene a Roma si viene anche a mangiare e bere. Vale per la città, ma anche per il piccolo borgo. Insieme al ministero delle Politiche agricole abbiamo elaborato il Piano strategico dell’enogastronomia, che vuol dire avere obiettivi e arrivarci il più velocemente possibile. Per l’enogastronomia e l’enoturismo mettiamo a disposizione 30 milioni di euro, che raddoppiano con i contributi delle Regioni, arrivando a 60 milioni di euro per sviluppare il settore in chiave sostenibile”.

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