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2022-06-25 06:16:13 By : Ms. yajie zhang

Ti stai chiedendo cos’è la raccolta differenziata ma soprattutto come funziona? La raccolta differenziata dei rifiuti è la selezione e separazione dei materiali fatta per il successivo riciclo al fine di produrne sempre meno a vantaggio dell’ambiente: ecco perché è importante.

Ogni comune in tutta Italia adesso dà indicazioni precise ai cittadini su come conferire i rifiuti correttamente, ovvero la divisione scrupolosa dell’umido/organico, del vetro, dell’alluminio, della plastica, della carta. Alcune piccole regole potrebbero cambiare a seconda del comune di residenza, ma ci sono comportamenti ed errori che è possibile standardizzare.

A seconda dei comuni in Italia la raccolta differenziata può variare leggermente nel conferimento di alcuni materiali, un caso tipico sono i tovaglioli usati durante i pasti. Ci sono tuttavia delle regole generali che valgono sempre per capire come si fa la raccolta differenziata. Sicuramente tutti i materiali devono essere conferiti correttamente perché se gli addetti si accorgono di qualche materiale che è stato inserito in modo sbagliato il sacco non viene raccolto (e i residenti multati). Bisogna pertanto rispettare gli orari e i giorni stabiliti dal Comune nei contenitori o nei sacchi dedicati.

Nella plastica vanno raccolte le bottiglie, i flaconi di detersivo e prodotti per l’igiene della persona, ma anche le vaschette di gelato e di imballaggio, vasetti di yogurt e le vaschette porta uova. Nella carta vanno inseriti giornali, quaderni, riviste, carta del pane, carta regalo (prestando attenzione che non sia plastificata), astucci di cartone della pasta (avendo cura di rimuovere eventuali pellicole in plastica spesso presenti), cartoni dei cereali e in genere tutti gli imballaggi a base di cellulosa.

Nell’umido (definito anche “organico”) vanno conferiti tutti gli scarti di cibo, quindi bucce, avanzi, fondi di caffè, gusci d’uovo e tovaglioli di carta (ma bisogna accertarsi che quest’ultima regola valga nel proprio comune, potrebbe infatti essere necessario metterli nell’indifferenziata). Nel vetro vanno bottiglie e vasi in vetro (puliti).

Come abbiamo detto, spesso da comune a comune cambiano delle piccole norme di comportamento. Un errore che spesso si fa e che accomuna tutti i comuni però è quello di mettere nella carta i cartoni della pizza: se non sono puliti non vanno nella carta (quindi una pizzeria che non li utilizzi e debba smaltirli può farlo) ma nell’indifferenziata, questo perché sono unti. Bisogna prestare attenzione anche al cristallo e alle ceramiche che vanno nell’indifferenziato e non nel vetro come erroneamente si potrebbe pensare. Nella raccolta dell’alluminio invece vanno le lattine, i contenitori in banda stagnata per alimenti, le bombolette spray vuote ei tappi metallici.

Nell’indifferenziato o secco, a prescindere dal comune di residenza, si possono conferire tutti quei materiali che non hanno trovato giusta collocazione nella selezione differenziata, quindi quegli oggetti che non sono fatti unicamente di plastica, carta, vetro o alluminio: è il caso di dvd, astucci di cosmetici, fili elettrici, piccoli indumenti e cancelleria.

Sono molti i Comuni che in Italia vantano una gestione sostenibile dei rifiuti, i cosiddetti “Comuni Virtuosi”, che registrano quindi percentuali molto alte di raccolta differenziata. Grazie al comportamento dei loro cittadini, milioni di tonnellate di rifiuti non finiscono in discarica o nell’inceneritore e possono essere recuperati e reimmessi per il riciclo.

Definite le regole base per la separazione e lo smaltimento corretto dei rifiuti prodotti in casa, è possibile definire delle regole per una buona raccolta differenziata.

Se i materiali non vengono correttamente conferiti, le aziende e gli impianti di recupero non possono riciclarli e questo va ad annullare l’impegno di tutti i cittadini in merito.

Ogni comune italiano prevede diverse modalità di gestione dei rifiuti che vanno dal porta a porta alla raccolta differenziata tramite cassonetti di quartiere di diverso colore, ma possono esserci anche eco-stazioni comunali. Per chi sbaglia a conferire i rifiuti sono previsti dei provvedimenti disciplinari, sia nel caso di abitazioni singole che nel caso di condomini (ma in quest’ultima situazione a pagare sono tutti, a prescindere da chi ha sbagliato).

Non esiste un unico generico regolamento perchéè la raccolta differenziata si gestisce a livello comunale, quindi ogni comune segue le sue regole anche in termini di provvedimenti disciplinari che prevedono differenti importi di multe e sanzioni. Per questo motivo chi sbaglia a fare la raccolta differenziata può ricevere una multa tra i 25 e i 620 euro, a influire sull’importo è anche il tipo di violazione commessa.

In particolare, la multa va dai 25 ai 155 euro per chi inserisce nei contenitori materiali diversi da quelli indicati dal gestore della raccolta, mentre per chi getta la spazzatura fuori orario rispetto a quelli indicati dal Comune la multa va dai 25 ai 155 euro.

Ci sono poi delle sanzioni specifiche relative ai singoli materiali: ad esempio per chi sbaglia la raccolta di carta e cartone la multa va dai 100 ai 620 euro (il cartone va depositato aperto, piegato e legato) o ancora chi getta rifiuti combusti, rifiuti pericolosi o rifiuti ingombranti nei contenitori o in aree diverse rispetto a quelli indicati dal comune può ricevere una multa, in alcuni Comuni d’Italia, che supera persino i 600 euro.

In alcuni Comuni d’Italia, l’identificazione del trasgressore è agevolata dal fatto che ogni sacchetto è contrassegnato da un codice a barra univoco registrato a una famiglia. Quindi, in questo caso, se si sbaglia a fare la raccolta differenziata è più facile risalire ai responsabili.

Spesso, per incomprensioni o ignoranza, può capitare di conferire in modo sbagliati i rifiuti perché convinti della loro destinazione. Ci sono anche dei comportamenti che vanno evitati, come spostare i cassonetti o tentare di smaltire i rifiuti edili. Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, ha stilato 10 errori da evitare se si vuole fare una corretta raccolta differenziata e aiutare concretamente l’ambiente.

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